venerdì 20 gennaio 2012

Sono qui con te … l’importanza del legame di attaccamento nell’allattamento

“… appena c’era da vedere qualcosa di bello, subito essa era impaziente di mostrarlo a lui; sorgeva la luna, e subito lei correva a prenderlo in braccio, per portarlo davanti alla finestra dicendogli:”Carminiè, guarda. Guarda la luna”.
Elsa Morante, L’isola di Arturo
La nascita di un bambino porta nella vita di ogni coppia o famiglia la messa in opera di alcune modalità di riequilibrio che chiamano in causa ogni suo membro. Ma la necessità di un ri-equilibrio, il cambiamento più grande, spetta alla mamma che deve prendersi cura del suo bambino, che prima portava dentro di sé e che ora ha tra le sue braccia. L’allattamento rappresenta dal punto di vista psicologico il momento più importante affinché questo equilibrio abbia luogo, inizi il suo cammino. Si viene così a creare un continuum dal concepimento alla nascita che donerà alla madre la gioia di viversi la propria creatura e al bambino di trovare una buona base di attaccamento su cui poi strutturare la sua vita futura. Ma questo come può accadere? Ebbene così come nella vita intrauterina alla nascita è la madre che crea quello che Winnicott chiama Holding, ovvero ambiente. Ma come può la madre creare questo forte legame con il proprio bambino anche solo e semplicemente allattando? Proviamo allora ad osservare una madre che allatta. Il comportamento materno che assume vede un pattern (schema) di attività e pausa che è assolutamente e totalmente complementare a quello che ha il neonato. Kaye a conferma di tutto questo afferma che le fasi attive che riguardano il neonato e la sua suzione viene organizzata in 4-10 suzioni, subito seguite da una pausa della medesima durata. Di conseguenza la madre diventa passiva nelle fasi di suzione del bambino e attiva nelle fasi di passività dello stesso, è proprio nell’alternarsi, in questa piccola danza di sguardi tra madre e bambino che ritroviamo il baby talk. È da qui che parte e continua il legame di attaccamento che la madre inizia ad instaurare con neonato. Il funzionamento è molto semplice perché come ci ha illustrato Kaye madre e bambino rispettano il proprio turn taking, ovvero il turno di parola, nel rispetto dei tempi di entrambi. Quello che a ciascuna madre e anche a ciascun osservatore salta subito in evidenza è che questo meccanismo non è stato insegnato a nessuno dei due, in nessun modo, ma fa parte di quel nostro bagaglio innato che ci portiamo dietro fin dalla nascita. Caratteristica fondamentale del baby talking è la semplicità che in modo assolutamente spontaneo utilizza la madre; frasi semplici con pochi aggettivi che comprendono semplicemente soggetto verbo è l’oggetto che in quel momento si vuole mettere in evidenza come ad esempio:- Eva vuole pappa?- ; - Emma ha fame?-. il verbale viene sempre accompagnato dal non verbale, sguardi, sorrisi che la madre fa al proprio neonato e viceversa. Anche il tono della voce appare diverso nel momento in cui la madre si confronta con il neonato, l’intensità risulta molto più dolce e delicata quasi percettibile priva di qualsiasi elemento acuto e molto altalenante nel suo andamento. Tutto questo meccanismo di scambio, soprattutto durante l’allattamento permette di dare il giusto approccio per un buon legame di attaccamento alla madre e un buon inizio viaggio in questo nuovo mondo al bambino, in quanto la sua funzione non sarà solo quella ludica e di legame, ma con la crescita del neonato gli permetterà di ricevere dalla propria famiglia e figura di riferimento il giusto supporto, sostegno e rinforzo aiutandolo a compiere le proprie azioni e fare le proprie scelte in modo assolutamente sicuro. Serviranno quasi a completamento inconscio di ciò che stanno facendo. Ecco come un piccolo insieme di gesti, assolutamente spontanei sarà di fondamentale supporto ai nostri bambini fornendo loro una buona base di autostima e fiducia in sé stessi.


Bibliografia.
Kaye K., Fogel A., The temporal structure of face to face communication between mother and infants, Dev Psich 16, 454-464, 1980.
Winnicott Donald W., Sviluppo affettivo e ambiente, Armando Editore, Roma, 2007.

mercoledì 11 gennaio 2012

Mangiare le emozioni

Quante volte davanti ad un nostro momento di difficoltà ci ritroviamo a rovistare nella dispensa o frigorifero alla ricerca di qualcosa da ingerire, masticare così da scaricare l’ansia e la sofferenza che ci ritroviamo a vivere?
La fame emotiva è piena parte della nostra vita; nel momento in cui, però, si vengono ad innescare  dei meccanismi reiterati che difficilmente  riusciamo ad evitare rischiamo di sviluppare disturbi alimentari e  cattive condotte.
Quattro incontri di gruppo, informativi e di discussione aperti a tutti.
Si potrà richiedere la partecipazione a tutti o ai singoli incontri, che avranno luogo nel mese di febbraio. 
Gli argomenti trattati riguarderanno:
la buona psico-educazione alimentare
la fame emotiva e la sua gestione
i disturbi del comportamento alimentare
la motivazione alla dieta e alla gestione del proprio peso corporeo

Gli incontri saranno tenuti dalla Dott.ssa Orrico Elvira, psicologa dinamica e clinica per le persone, le organizzazioni e le comunità e mediatrice familiare e dei conflitti, con esperienza sul sostegno alla fame emotiva e il percorso-sostegno nei disturbi alimentari. Alla fine del percorso formativo di gruppo per chi volesse sarà possibile iniziare un percorso di gruppo di supporto alla gestione della propria psico-educazione alimentare. Per prenotare il vostro posto potete inviare una mail a: elviradoc@libero.it o telefonare al 3490581247

martedì 3 gennaio 2012

Incontri di gruppo per il sostegno alla gestione del peso corporeo

Ripartono a febbraio i gruppi per il sostegno alla gestione del peso corporeo. Dopo le feste vuoi prepararti per l'estate, o senti di aver esagerato con i dolci, il cibo e l'alcol, e vuoi rimetterti sulla giusta via? Senti di aver sviluppato un disturbo alimentare? Allora perchè non iniziare a riprendere in mano la tua vita con un supporto psicologico che può aiutarti a mò di cuscinetto nei momenti di sconforto o per darti la motivazione giusta? Se pensi che questo possa esserti utile ti aspettiamo nel gruppo di supporto alla gestione del peso corporeo, in cui incontrerai delle persone che trovano i tuoi stessi ostacoli e la possibilità di incontrare dei professionisti della salute che possono dissipare anche tutti i tuoi dubbi. Gli incontri vedranno il mio supporto psicologico. Per prenotare il tuo posto o per avere maggiori informazioni puoi contattarmi via mail: elviradoc@libero.it o sul mio recapito telefonico, ore ufficio: 3490581247.
Vi aspetto!
Dott.ssa Orrico Elvira