mercoledì 28 novembre 2012

Percorso per la gestione e il mantenimento del peso corporeo

Lo studio di psicologia e mediazione familiare organizza dei percorsi sia individuali che di gruppo per il sostegno e la gestione del proprio peso corporeo nella provincia di Cosenza. Avrete a disposizione non solo lo psicologo che vi seguirà passo passo nel vostro cammino, ma su richiesta potrete avere la consulenza di un biologo nutrizionista.



Per ricevere altre informazioni o fissare un primo colloquio conoscitivo potete contattarmi o attraverso il blog oppure telefonando al 3490581247, oppure scrivendomi a: elviradoc@libero.it.

venerdì 9 novembre 2012

La costellazione materna, il vissuto emotivo della gestante.


La  gravidanza e in particolar modo la prima gravidanza porta con sé una rivoluzione sia nel corpo della donna sia in tutto ciò che ruota intorno a lei, dal rapporto di coppia a quello con la famiglia d’origine, dal rapporto con il suo corpo e tutto ciò che la sua psicologia muove dentro di sé.
In particolar modo in psicologia “l’evento” gravidanza è osservato con occhio particolare per tutto ciò che porta con sé, in quanto dà inizio ad una crisi. Non una crisi che sfocia sempre e comunque in qualcosa di negativo, ma è un percorso di cambiamento, nuove scoperte e nuove visioni della vita.
Il grande cambiamento sta quindi nell’assetto psicologico della madre, Stern la chiama “Costellazione materna”. Dopo la fecondazione ogni donna, in modo conscio o inconscio, inizia a porsi tante domande come se sarà in grado di metterlo a mondo questo fino, se sarò capace di crescerlo, se saprà amarlo nel modo giusto, si inizia quindi a pensare per due. La donna diventa madre.
Si inizia così a creare un’immagine di questo bambino, un’immagine tutta mentale di come sarà, che personalità avrà e addirittura cosa farà da grande, cosa diventerà. La madre vive così una sorta di gestazione mentale, un lavoro psichico tramite il quale prepara la profonda trasformazione della propria identità che influirà sulla sua vita di coppia, sui rapporti con la famiglia di origine, sulla vita professionale e sociale e sul senso che lei stessa ha di sé. A seconda delle sua personalità, del suo modo di essere e della sua esperienza di vita queste rappresentazioni saranno più o meno vaghe o precise.
Possiamo dire, molto schematicamente, che l'immaginazione della madre oscilla tra due rappresentazioni mentali. Da una parte, infatti, troviamo il bebè "desiderato", un bambino, con tutte le caratteristiche che si possono immaginare: bello, forte, sportivo, affascinante, allegro, vivace, intelligente, dolce, simpatico, un bambino vincente. Dall'altra parte, invece, troviamo il bebè "temuto" in cui sono racchiusi alcuni schemi classici, ma anche tutta una serie di elementi personali : la paura che abbia qualche malformazione, che sia debole, brutto, che magari da grande diventerà violento.

                                           

Naturalmente tutte queste paure non sono presenti nello stesso tempo e con la stessa intensità nella testa di ogni madre: ce ne sarà qualcuna che predominerà sulle altre o si potranno succedere in questo gioco per tutta la gestazione a seconda dei libri letti, dei film visti, dei discorsi fatti.
In questa fase la donna elabora la propria immagine del futuro bebè, di se stessa come futura. Man mano che i mesi passano questi pensieri si fanno sempre più invasivi nella mente della madre fino all’arrivo al mondo del neonato, ora il bambino reale incontrerà il bambino immaginato.
La costellazione materna quindi, ci aiuta a sottolineare come sia importante la condizione emotiva di chi si appresta a diventare madre che è caratterizzata da un’estrema sensibilità e ricettività che da un certo punto di vista permette che la madre inizi a creare uno stretto rapporto con il proprio bambino ma nello stesso momento diventa ipersensibile riguardo a tutto ciò che la circonda.
Tutto questo meccanismo, quindi, come abbiamo potuto osservare, non avrà fine con la nascita del bambino, ma accompagnerà il rapporto madre-bambino per tutta la loro vita, in uno scambio equo di aspettative e realtà.