Chi possiede un perchè può resistere a qualunque come (F. W. Nietzsche)
domenica 29 settembre 2013
L'ansia nemica nella musica:strategie psicologiche e musicoterapiche
Giorno 7 Ottobre 2013 alle ore 18.00 presso la Juliard music school si terrà il convegno "L'ansia nemica della musica: strategie psicologiche e musicoterapiche, per cantanti, musicisti e persone del settore. Vi aspettiamo
giovedì 19 settembre 2013
La paura del distacco: l’inserimento nella scuola dell’infanzia.
È settembre e l’inserimento
nella scuola dell’infanzia è il gradino che affronta in questo momento un
bambino di circa 3 anni. Ma non è solo un passo in avanti nel percorso di
crescita, in cui il bambino inizia ad assaporare cosa vuol dire la
socializzazione vera e propria e l’indipendenza, ma segna per i genitori il
momento in cui la famiglia si separa e cambia i suoi equilibri. L’ansia del
genitore anche se nascosta viene colta dal bambino e potrebbe vivere
l’inserimento nella scuola materna come qualcosa di negativo, che fa soffrire
la persona a cui lui vuole più bene.
Ecco perché, ho pensato di
cercare di dare una serie di consigli ai genitori che si ritroveranno a vivere
l’inserimento a scuola, per renderla un’esperienza il più serena possibile.
- Avere fiducia nel proprio bambino: sono tanti i pensieri e le domande che passano nella mente delle madri: riuscirà a farsi capire? Riuscirà a mangiare da solo? Sarà in grado di andare in bagno? Sicuramente si! È questo il pensiero che deve predominare nella mente, bisogna aver fiducia nel proprio bambino.
- Ascolta i suoi racconti: ci si renderà conto di come riesce in tutto il proprio bambino ascoltandolo. Ascoltiamo i suoi racconti, le filastrocche che ha imparato, i nuovi giochi e soprattutto accogliamolo sempre con un sorriso. Si trasmetterà al bambino la sensazione che ci piace che fa tutte queste scoperte in asilo, incoraggiandolo ad andare il giorno dopo.
- Evita i paragoni con gli altri bambini: come dicevo poc’anzi l’ingresso nella scuola dell’infanzia per il bambino è un’esperienza del tutto nuova, ogni bambino ha i propri tempi per ambientarsi e iniziare la socializzazione. Riconosciamo in lui le sue caratteristiche positive di personalità senza porre l’accento in quello che ci sembra negativo, ponendo a paragone il bambino con i suoi compagni di asilo.
- Rendiamo tutto un’avventura: rendiamo i suoi racconti della giornata alla scuola materna come se fosse un’avventura sempre nuova da vivere ogni giorno perché ogni giorno sarà diversa.
- Aiutiamolo a comunicare le emozioni: nel momento in cui ci racconta la giornata chiediamo loro come si sentono: come ti senti oggi? Ti è piaciuto disegnare? Ti sei divertito?
- Piange e ora come faccio? È la domanda che si pone ogni genitore nel momento in cui lascia il proprio bambino. Partiamo dal presupposto che il pianto del bambino non è di per sé negativo. È un modo per esprimere il cambiamento, certo esprime un disagio, ma è normale opporsi alle situazioni nuove. Se piange mentre ve ne state andando abbassatevi guardateli negli occhi, rassicuratelo dicendo che vi vedrete alla fine dell’orario scolastico. E’ consigliabile farsi vedere contenti e pieni di entusiasmo per questa esperienza nuova, anche se dentro di noi non è proprio così. Dare fiducia al bambino significa essere certi che ce la può fare a superare questo momento difficile, e questa fiducia va soprattutto a suo vantaggio. Quando i genitori sono tranquilli e si fidano dell’insegnante anche il bambino si rilassa.
- Informatevi: quando accompagnate il vostro bambino informatevi su cosa avverrà durante l’orario scolastico potrebbe essere un modo per essere più tranquilli.
Provate
a mettere in atto questi sei piccoli consigli per un inserimento sereno e non
dimenticate che il vostro istinto di genitore rimane sempre l’arma vincente.
domenica 8 settembre 2013
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