martedì 16 dicembre 2014

È natale e non riesco ad essere felice: quando “A Natale puoi …” diventa depressione!


Il Natale è da sempre il periodo simbolo di felicità, di spensieratezza, di bontà, di calore familiare. Fin da bambini impariamo a viverlo come un momento di gioia e felicità. Non per tutti però: alcune persone durante le festività sono soggette a una sorta di tristezza, di cattivo umore, che assomiglia tanto a una specie di depressione. Gli esperti la chiamano Christmas Blues, che significa proprio “depressione natalizia”.

Il Christmas Blues è un problema transitorio dell’umore: si manifesta a partire da qualche giorno prima del Natale, quando ha inizio la frenesia delle cene e la corsa agli acquisti, a dopo l’Epifania, con le ultime occasioni di regali e di incontri con amici e parenti. Una volta terminato questo periodo, la persona sofferente di tristezza natalizia di sente come “svuotata”, apatica, priva di interessi. Ed è solo con il passare dei giorni e con la ripresa delle consuete attività lavorative, la tristezza si allontana poco per volta.

Le cause principali di questo senso di malessere possono dipendere a volte dalla paura del domani, del futuro, questo perché il mese di dicembre segna la “morte” dell’anno, la fine di un ciclo e l’inizio di uno nuovo ( vissuto con un misto di paura e sollievo). Come tutti i momenti di transizione possono celare una perdita e quindi creare dell’ansia. Si prova una sorta di fastidio nel dovere necessariamente sottostare alle tradizioni delle feste. Il ritrovarsi insieme, lo scambio dei regali, i festeggiamenti provocano nella persona una forma di ansia e un desiderio di fuggire, di nascondersi in casa propria e di godersi un bel film, in santa pace, crogiolandosi nella propria tristezza e aspettando che il periodo delle feste giunga al termine. Non sempre, però, è possibile assecondare questo desiderio di solitudine: i doveri e le tradizioni impongono di mostrarsi sorridenti con gli amici, i figli ed i genitori. Tutto questo non fa che accrescere il disagio.

Ma proviamo a vedere quali sono i sintomi più da vicino:
ü  Agitazione o ansia
ü  Mal di testa
ü  Problemi del sonno
ü  Cambiamenti nell’appetito e nel peso
ü  Sensi di colpa
ü  Incapacità di divertirsi e di condividere la gioia con gli altri
ü  Aumento dell’irritabilità e litigiosità per cose banali
ü  Pianto facile
ü  Minore concentrazione
ü  Fastidio in occasione delle cene obbligate, degli incontri con persone che non fanno parte della propria routine
ü  Svogliatezza e minore interesse per le attività che normalmente ci procurano piacere
ü  Soffrire per coloro che mancano e non riuscire a godere della presenza e dell’affetto di chi ci è vicino
ü  Pessimismo
ü  Senso di “vuoto”
ü  Sfiducia nel futuro

   Fermiamoci un attimo e proviamo a pensare a quali nostri atteggiamenti o azioni che involontariamente mettiamo in atto possono alimentano il disagio durante le feste:
ü  Pensare che durante le festività si debba essere felici a tutti i costi, e di conseguenza, considerare la non felicità o la tristezza come un’emozione sbagliata che non dovremmo assolutamente provare durante le feste, e quindi se la proviamo allora pensiamo di essere noi gli sbagliati e i diversi.
ü  Pensare di essere i soli a vivere questa situazione di malessere.
ü  Concentrarsi e rimuginare sugli eventi negativi o su ciò che non si è raggiunto o realizzato.
ü  Restringere l’attenzione esclusivamente ai propri problemi personali.
ü  Abbandonarsi alla tristezza come fosse qualcosa di non fronteggiabile.

Ma se ci rendiamo conto di soffrire di Christmas blues come posso agire?

E’ importantissimo cogliere le proprie emozioni. Darsi il tempo per capire e riflettere senza mai sottovalutare il disagio che si prova, chiedere aiuto ad uno psicologo che con le sue competenze permette di entrare maggiormente a contatto con sé stessi significa darsi una grande opportunità: significa potersi liberare di certi stati d’animo sgradevoli e opprimenti per poter ridimensionare o eliminare certi vissuti di depressione e angoscia e per poter vivere meglio e più liberamente, anche il natale! Il supporto psicologico può essere la soluzione migliore, per indagare sulle cause vere della depressione, per sviscerare il disagio e provare a risolverlo.
Ma anche piccoli accorgimenti quotidiani possono aiutare nel superare questo senso di tristezza che ci accompagna. Innanzitutto, è utile ritagliarsi del tempo per sé per ascoltarsi e dedicarsi un po’ a se stessi, concedendosi pause di riposo e relax, lontane dalla frenesia e dagli impegni.
Altrettanto importante è sicuramente imparare a ridimensionare le proprie aspettative, scrollandosi di dosso un po’ di stress, magari organizzando il da farsi giorno per giorno, con un po’ di anticipo, per evitare l’ansia di dover fare tutto di corsa all’ultimo minuto.
Non è obbligatorio esibire o manifestare felicità e "spirito natalizio" se non ci sentiamo psicologicamente in linea con il contesto: evitare di dover fingere risulta un elemento stressante in meno e ci consente di prenderci più momenti in cui mettere noi stessi al centro, non le aspettative di felicità degli altri.
Evitate inattività e “vuoto” intorno a sè Diventa importante cercare di impegnarsi il tempo pensando già a che cosa poter fare durante i giorni in cui si sarà più da soli.

Fate in modo da non sconvolgere in modo totale la vostra quotidianità.


In fin dei conti l’importante è ritrovare il gusto e la voglia di fare le cose senza sentirle come un dovere.