venerdì 27 novembre 2015

Conosciamo insieme da cosa è caratterizzato una persona dipendente dal sesso



La nostra sessualità è mediata da un insieme complesso di fattori, tra i quali ritroviamo con un ruolo molto importante  la fantasia sessuale.  Ma che cos’è la fantasia sessuale e a cosa ci serve? Iniziamo a distinguere il tutto: avere una fantasia sessuale non significa desiderare necessariamente di mettere in atto quella situazione. Ovvero, tra fantasia e desiderio c’è una differenza sostanziale. La fantasia sessuale rappresenta “un film” eccitante, che è  utile ad alimentare ed attivare il nostro desiderio sessuale e la nostra eccitazione sessuale. L’immaginario erotico infatti, attraverso le fantasie sessuali, costituisce la nostra capacità di autoerotizzarci mentalmente. Quando immaginiamo una fantasia la nostra mente vive quell’immagine erotica “come se” la stessimo vivendo realmente, facendo sì che aumenti rapidamente in noi il desiderio sessuale e la conseguente eccitazione, con tutti i risvolti fisiologici ad essa correlati (es. erezione nell’uomo o lubrificazione nella donna). Chiariamo subito come detto prima che ciò che noi immaginiamo non sempre fa parte di ciò che desidereremmo mettere realmente in pratica nella nostra sessualità: è qui che si ritrova la differenza tra ciò che appartiene alla sfera del desiderio e ciò che appartiene alla sfera della fantasia ed è a questo livello che normalmente le persone tendono a fare maggiormente confusione, facilitando l’insorgere di enormi sensi di colpa. La sfera del desiderio è costituita da ciò che io vorrei agire realmente nella mia vita sessuale. Spesso ciò che desidero, fa parte anche delle mie fantasie, costituendo un pensiero di per sè eccitante e sessualmente attivante.
Ma sono diverse le fantasie sessuali femminili e quelle maschili? In uno studio pubblicato sul Journal of Sexual Medicine si afferma che una percentuale significativa di donne (dal 30% al 60%) evoca temi connessi con la sottomissione (ad esempio, essere legate, sculacciate, costrette ad avere rapporti sessuali). Nelle donne, inoltre, a differenza che negli uomini, si è riscontrata una netta differenza tra fantasia e desiderio; cioè molte donne che esprimono fantasie estreme di sottomissione (ad esempio essere sopraffatte da uno sconosciuto) non desiderano assolutamente che queste fantasie si avverino.
Alla maggior parte degli uomini, invece, piacerebbe che le fantasie si trasformassero in realtà (ad esempio il sesso a tre). Come atteso poi, la presenza di un altro significativo è considerevolmente più forte nelle fantasie femminili che nelle fantasie maschili. In generale, infatti gli uomini, anche se in coppia, fantasticano molto di più su relazioni extraconiugali rispetto alle donne.
Uno dei risultati più interessanti ha a che fare con il numero significativo di fantasie sessuali presenti solo negli uomini, per esempio, fare sesso con un transessuale, il sesso anale eterosessuale, e il guardare la propria partner fare sesso con un altro uomo.

Ma perchè spesso si sperimenta senso di colpa quando si ha una fantasia sessuale? Il senso di colpa è maggiore se il soggetto della fantasia non è costituito dal proprio partner, ma questo è più presente in noi donne. Ma non c’è nulla di più errato di questa credenza: la ricerca ha infatti dimostrato che più tempo dura una relazione, più è facile che le persone, soprattutto le donne, abbiano fantasie divergenti, cioè su partner diversi dal proprio. Dopo circa due anni di vita di coppia è normale sostituire nelle proprie fantasie il proprio fidanzato col vicino di casa, lo sconosciuto. Lo stesso vale per gli uomini. Questo accade per motivi fisiologici, ovvero per far sì che la coppia possa restare unita, sebbene sia stata superata la fase di innamoramento e passione dell’inizio: cambiare partner nelle nostre fantasie non equivale ad un tradimento, perchè non costituisce qualcosa che desidereremmo realmente fare. La fantasia sessuale consente di coltivare una sorta di  “giardino segreto” dove possiamo immaginare di fare o essere quello che vogliamo, mantenendo sempre accesa la fiamma del desiderio. Quindi coltivare questo giardino può essere d’aiuto, per ritrovare o aumentare l’eccitazione quando c’è un calo del desiderio. Nel caso si voglia condividere il proprio immaginario erotico col partner è bene spiegargli però se quel che gli stiamo raccontando fa parte della sfera della fantasia, e serve dunque per giocare a fantasticare insieme, o se fa parte della sfera del desiderio, ed è quindi qualcosa che vorremmo sperimentare con lui realmente.

Sebbene possa essere piacevole avere un compagno o una compagna “appassionati”, talvolta il desiderio sessuale può trasformarsi in una vera e propria ossessione, in cui il sesso non è più un profondo e benefico momento d’intimità col partner, ma diventa dipendenza verso qualcosa vissuta come estrema necessità.
Il dottor Sameer Parikh, psicologo, definisce la dipendenza sessuale come “una situazione in cui fare sesso è visto come l’unica priorità di una persona, spingendola a trascurare tutti gli altri aspetti importanti della vita, come il lavoro, il sonno e la vita sociale. La dipendenza e la compulsività verso il sesso include qualsiasi comportamento sessuale attuati in modo ossessivo, incontrollato e irrazionale, al punto da diventare auto-distruttivo. Le persone con questa diagnosi, sentono o possono avere poco controllo sul sesso e possono aver bisogno di una terapia psicologica o medica.”
Ma parliamo dei nostri dipendenti dal sesso, una ricerca condotta dai sessuologi dell’Istituto italiano per lo studio delle psicoterapie rivela che circa il 6% degli italiani tra i 20 e i 45 anni manifesta problematiche attinenti, per lo più uomini (ma le donne non sono poche) con una relazione abbastanza stabile, laureati e senza particolari problemi economici. Chi manifesta questi disagi, spesso soffre di depressione e ansia latenti e può manifestare aggressività verso il coniuge o i figli. Le relazioni sociali sono poche e superficiali, perchè il dipendente ha paura della vicinanza e avverte un senso di solitudine e isolamento.

Ma come possiamo riconoscere la dipendenza sessuale nel partner?
Si tratta di semplici suggerimenti che vi consiglio di valutare attentamente prima di prendere decisioni rispetto alla vostra relazione.
Lui potrebbe essere dipendente dal sesso se:
  • il classico rapporto sessuale non fa per lui: si lamenta spesso della mancanza di varietà sessuale tra voi. Un normale rapporto sessuale (valutate sempre quello che per voi è “normale” mi raccomando) non lo soddisfa mai e richiede sempre prestazioni sessuali da porno-star a volte anche mostrandovi attraverso video e filmati come vorrebbe che si facesse.
  • A volte può condurre una doppia vita: ha bisogno di avere una o più relazioni extra-coniugali esclusivamente per la gratificazione sessuale e anche se lo scoprite e gliene parlate, non ne può proprio fare a meno perchè non riesce a controllare i propri bisogni sessuali.
  • Si procura costantemente materiale a sfondo sessuale: non stiamo parlando di un uomo che occasionalmente prova piacere nel guardare materiale pornografico, ma di una persona che si dedica alla ricerca di questo materiale anche in posti e momenti in cui non è opportuno. Se nella sua cronologia trovate continue visite a siti porno e la sua mail box è piena di inviti da siti per adulti, tenete gli occhi aperti.
  • Ha il sesso costantemente in testa ( anche se qui chiedo la vostra attenzione, perché non deve essere il normale pensiero di un uomo riguardo al sesso ovvero le sue in media 18 volte al giorno ma deve essere quasi un ossessione ): se nel perseguire le sue relazioni sessuali trascura le proprie responsabilità sociali, professionali e spirituali.
  • Se diventa ogni giorno più cinico: se vi rendete conto che vive sentimenti negativi di colpa, vergogna o rimorso, perchè si rende conto che non riesce ad impedirsi di fare cose che ritiene sbagliato per sè e per la sua partner.

Ma come dicevamo sopra non è solo l’uomo a soffrire di questa problematica anche se in minima parte la donna potrebbe anche lei sviluppare una dipendenza da sesso ed ecco quello che potreste riscontrare.

Lei potrebbe essere ninfomane se:

  • è una procacciatrice di sguardi: se ha bisogno di attenzione da più di una persona. Se si trova tra amici, colleghi o qualunque altro uomo non può fare a meno di cercare di attirare l’attenzione su se stessa.
  • per lei, tutti desiderano fare l’amore con lei: vive con l’idea che tutti la desiderino e che lei sia l’unica al mondo in grado di saziare il bisogno di sesso di qualunque anima affamata.
  • E’ sempre impegnata in una relazione: il suo passato rivela una serie continua di relazioni, perchè non riesce a stare da sola. In più, ciascuno dei suoi precedenti compagni è estremamente diverso dagli altri, segno che non cerca una persona speciale accanto a sè, ma solo una persona.
  • vede il sesso ovunque: qualunque cosa le diciate, lei la interpreta sempre come messaggio sessuale. Ogni spezzone della vostra conversazione viene erotizzato per condurre al sesso. Perfino un comportamento passivo non è interpretato come una resistenza.
  • il sesso per lei è una droga: considera il sesso come medicina per qualsiasi problema e ansia. E’ difficile condividere con lei problematiche che non voglia curare col sesso.
  • vuole tutto e subito: questa è la sua aspettativa in una relazione anche nei primi incontri.
  • la rifiuti e sono dolori: se un giorno avete “mal di testa” e fallite, lei sperimenterà un estremo senso di rifiuto al punto da cadere in episodi depressivi