mercoledì 9 settembre 2015

Quando nella nostra testa un cricetino continua a girare: i nostri pensieri negativi!

Ognuno di noi quando opera una scelta o pensa a tutto ciò che gli succede mette in moto una sorta di dialogo interno, ovvero quell'insieme di pensieri che si esprimono sotto forma di affermazioni, giudizi e commenti su di noi, sugli altri e sugli eventi, valutazioni, considerazioni e suggerimenti che ci girano intorno incessantemente nella mente, accompagnando le attività che svolgiamo e tutto ciò che ci accade durante la giornata. Tutto questo non avviene, perché ci piace arrovellarci per ogni cosa e quindi stare li a pensare a ripensare ma sono dei pensieri automatici e per la maggior parte inconsapevoli. A volte possono diventare così intrusivi da non permetterci di goderci altro; un aspetto positivo di questo nostro modo di “funzionare” è che tutto questo non è inconscio e quindi con la dovuta attenzione ed un po’ di esercizio, possiamo imparare ad ascoltarli, identificarli ed intervenire per modificarne l’influenza negativa.
La presenza di un dialogo interno costituito per la maggior parte da pensieri negativi automatici è responsabile della comparsa di stati d’animo ed emozioni prevalentemente spiacevoli o negative. Potremmo quindi pensare che combattere, eliminare, controllare, bloccare o modificare tali pensieri sia una buona soluzione a tutti i nostri pensieri, ma non è ricorrendo a queste tecniche di “autoconvinzione” che si potrà trovare il sollievo desiderato, né si potrà ottenere un cambiamento a lungo termine. Infatti, ripetere passivamente a se stessi frasi ottimistiche quali “sono il più forte” o “sono il migliore” non servirà a molto e spesso addirittura può far stare anche peggio.
Infatti, nel momento in cui ci si sente incapaci o sopraffatti, cercare di essere positivi a tutti i costi e l’aspettativa che questa basti a cambiare le cose potrebbe creare quello che in psicologia si chiama DISSONANZA COGNITIVA tra ciò che è profondamente radicato e la ripetizione di questa formuletta in cui fondamentalmente non si crede del tutto, creando false aspettative di successo che difficilmente si verificheranno, rischiando di provocare un peggioramento dello stato d’animo e confermando la convinzione di essere incapaci.


Ma cosa possiamo fare allora? 
Innanzitutto, poiché i pensieri negativi sono per la maggior parte automatici ed involontari, occorre imparare ad essere consapevoli del momento in cui si affacciano alla mente.
Impariamo a non identificarci con i nostri pensieri poiché essi appaiono e scompaiono indipendentemente dalla nostra volontà 
i pensieri non sono fatti concreti, ma il riflesso di certe nostre convinzioni e delle nostre paure. non sono reali. Impariamo ad osservarli con distacco
non combattiamoli e non contrastiamoli toglieremo loro energia e ci sentiremo meglio.

Ricordatevi sempre che per apprendere la presenza e la consapevolezza dei pensieri negativi OCCORRONO TEMPO ED ESERCIZIO COSTANTE. Se doveste rendervi conto di non riuscire da soli nel contrastare tutto questo ricordatevi che potete sempre rivolgervi ad uno psicologo che vi aiuterà sostenendovi in questo nuovo percorso di consapevolezza dei vostri pensieri.