sabato 2 aprile 2016

Il vaginismo: aspetti psicologici


Il vaginismo è un disturbo sessuale che consiste in una contrazione riflessa e involontaria dei muscoli del perineo, della vulva, dell'orifizio vaginale così marcata da rendere dolorosa la penetrazione, o anche da impedirla.
La contrazione si verifica non solo al momento del rapporto sessuale, ma per qualunque tipo di penetrazione, petting, visita ginecologica, uso di tamponi interni, lavanda o candelette vaginali. Chi è affetta da vaginismo, in questa circostanza, prova un dolore intenso, anche se la contrazione è dovuta a muscolatura striata, e quindi volontaria, ma non può impedirla. La paziente arriva dal ginecologo confusa e in preda a un forte senso di frustrazione. Di fronte a un problema di rapporti sessuali dolorosi o impossibili l' ipotesi più probabile è che si tratti di una causa psicogena. Tuttavia è importante prima di effettuare una diagnosi di vaginismo, escludere altre cause di tipo anatomico e mediche quali: malformazioni del canale vaginale, setti, imene spesso e fibroso, forme infiammatorie acute e croniche, infettive e anche allergiche.
Una volta scartate le cause di ordine anatomico e medico, è opportuno dunque ipotizzare che con tutta probabilità le ragioni, che hanno determinato il problema, sono di tipo psicologico.
Le donne che hanno un vaginismo di tipo psicologico, solitamente hanno alle spalle lunghi anni di matrimonio o di fidanzamento non consumato. Risolvere in coppia non è facile ed è raro la remissione spontanea della patologia.
Le donne vaginismiche hanno una rappresentazione dei propri genitali molto diversa dal loro aspetto somatico. La vagina è sempre rappresentata come molto piccola e impenetrabile.
La donna vaginismica ha paura di perdere il controllo della situazione, spesso ostentano un atteggiamento mascolino e hanno successo nel lavoro.
Spesso si rivolgono ad uno psicologo o un sessuologo perché desiderano avere un figlio, ma non perché si ha un problema e si vuole risolvere.
Il dolore solitamente deriva dai tentativi di penetrazione nonostante la donna lo desideri. Non ha mai usato assorbenti interni, ha una scarsa conoscenza del proprio corpo e della sessualità, non ha mai effettuato una visita ginecologica interna.
Criteri diagnostici secondo il DSM-IV per il vaginismo: Ricorrente o persistente spasmo involontario della muscolatura del terzo esterno della vagina che interferisce con il rapporto sessuale. L’anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali e non è attribuibile ad una condizione medica generale.
Può essere primario o secondario, generalizzato o situazionale, dovuto a fattori psicologici o a fattori combinati, ad esempio, organici e psicologici insieme.
  • Vaginismo primario: il disturbo esiste da sempre
  • Vaginismo secondario: il disturbo è comparso dopo un periodo di attività sessuale normale
  • Vaginismo generalizzato: la difficoltà compare in tutte le situazioni e con diversi partner e occasioni
  • Vaginismo situazionale: il disturbo viene espresso solo in alcune situazioni mentre in altre la sessualità viene vissuta normalmente o più serenamente.
Solitamente il vaginismo primario non permette alcun tipo di penetrazione, mentre quello situazionale è presente solo in alcuni tipi di penetrazione come ad esempio durante il rapporto sessuale completo ma non in altri tipi di penetrazione come l’inserimento di un dito o di un tampone vaginale.
Quando la causa è organica può essere dovuta ad un’infezione vaginale, all’endometriosi, a traumi fisici causati da interventi chirurgici. Dopo l’anorgasmia è il disturbo sessuale più diffuso. Le donne che soffrono di vaginismo non hanno spesso sufficienti informazioni anatomiche sulla propria vagina e la considerano sporca e brutta, qualcosa di ripugnante, il più delle volte non hanno mai guardato allo specchio i propri organi genitali e la descrivono come impenetrabile e molto piccola e stretta. In realtà la vagina è un organo molto elastico che si adatta facilmente alle misure del pene e la fobia della penetrazione rimane ingiustificata. Anche i racconti fatti dalle altre donne, soprattutto nel passato, descrivevano la prima volta come molto dolorosa, in realtà molto dipende dal compagno con il quale si fa l’amore, dai preliminari, dalla lubrificazione, dall’intimità e dalla complicità reciproca che si instaura all’interno del rapporto di coppia.




Le cause del vaginismo possono essere tante alcune di queste possono essere divise in:
  • Cause immediate
  • Incapacità di impegnarsi in un comportamento sessuale efficace, scarsa conoscenza del proprio corpo e del partner, della sessualità in genere (ignoranza sessuale).
  • Spectatoring: difese percettive sulle proprie sensazioni ed emozioni, immaginare di osservarsi dall’esterno durante l’attività sessuale
  • Difficoltà relazionali e di comunicazione
  • Ansia da prestazione
  • Compiacenza sessuale
  • Paura di provare dolore
  • Reazione secondaria alla dispareunia
  • Paura del giudizio del partner
  • Cattivo rapporto con il proprio corpo e la propria femminilità
Cause intrapsichiche
  • Conflitti inconsci relativi alla figura maschile e femminile
  • Educazione sessuale rigida
  • Traumi sessuali
  • Rifiuto del ruolo femminile contro la cultura sessuale maschile
  • Rapporto conflittuale con la figura paterna
  • Convinzioni religiose ortodosse
  • Personalità tendente all’ipercontrollo
Cause diadiche
  • Mancanza di fiducia
  • Lotte di potere
  • Rifiuto del partner
  • Scarsa attrazione
  • Incapacità del partner
  • Scarsa esperienza di entrambi
  • Difficoltà di comunicazione
  • Continui litigi
  • Sabotaggio sessuale

Se vi ritrovate uno di questi sintomi e avete escluso tutti i motivi medici di questa condizione non esitate a contattare una/o psicologa/o per risolvere il problema e vivere una vita sessuale piena e appagante.