martedì 11 aprile 2017

La rivincita delle “MILF”.


È stato un film che qualche tempo fa ha ottenuto un buon successo, American Pie, a coniare il termine MILF che sta ad indicare un determinato tipo di donna sexy che, non più giovanissima, è ancora fortemente attraente per i giovani uomini alle prime armi del sesso o meno. MILF è un acronimo che sta per Mother I’d Like to Fuck: madre con cui vorrei fare sesso.

Tale fantasia erotica sembra essere tra le più frequenti nei ragazzi più giovani: secondo un sondaggio condotto da CougarItalia.com, il 37% dei giovani, infatti, rivela di aver provato attrazione, almeno una volta, per la madre della propria partner. Le statistiche parlano chiaro: i film porno piu guardati hanno come protagoniste le Milf e dalle indagini sui siti di “incontri al buio” risulta assolutamente evidente quale sia oggi la predisposizione di un gran numero di giovani ragazzi.
Le caratteristiche della MILF perfetta sono poche, ma determinanti: età superiore ai 35 anni, almeno un figlio, un marito e un amante, grande esperienza sessuale certificata da un gran numero di ex fidanzati e atteggiamento provocante, vestiario sexy, forme abbondanti e tacchi alti, il tutto cercando di non scadere nella volgarità. L’idea che una donna matura possa ancora essere fortemente attraente ed avere una vita sessuale ricca di esperienze è ormai entrata nel sentore comune anche grazie a serie televisive come Desperate Housewives dove Edie Britt, una delle protagoniste, incarna perfettamente l’immagine della MILF e le sue amiche meno appariscenti non si tirano comunque indietro di fronte ad avventure più o meno occasionali.
Ma cosa spinge i ragazzi più giovani ad innamorarsi di una donna più grande?
Al di là dello stereotipo della “ nave scuola” , è la maggiore  esperienza di vita vissuta dalla partner che la rende più interessante rispetto ad una coetanea.  In molti casi gli uomini che si sentono attratti da una lei più adulta sono più maturi della loro età e hanno una forte spinta verso l'auto-realizzazione e un  grande desiderio di autonomia dalla famiglia d’origine. Nella scelta di una partner più vecchia di parecchi anni c’è l’iniziazione ad un mondo più adulto.  La donna più grande affascina perché ha già conquistato certe tappe ( per esempio abita da sola)  ed  è più indipendente e autonoma rispetto ad una coetanea. Un’altra delle ragioni per cui un ragazzo sceglie una donna più grande è che questa viene percepita come più rassicurante rispetto ad una ragazza della stessa età. La donna più adulta generalmente  è più paziente , meno aggressiva ed esigente di una coetanea e capace di essere all'occorrenza un po’ mamma. E’ spesso questo mix di caratteristiche tra indipendenza, senso materno e una sessualità rassicurante  ed esperta a sedurre il cuore di un giovane uomo. Il senso di protezione e maternità che nasce spontaneo alla MILF può soddisfare la volontà di eterna giovinezza che agli uomini piace mantenere, inoltre la MILF è solitamente autosufficiente e non è necessario mettere in pratica tutto ciò che è stato imparato nel corso del tempo sul corteggiamento; la relazione è più immediata e quasi sempre priva di obblighi, ma è bene non approfittarsi della schiettezza di una MILF, potrebbe con semplicità voltare le spalle e lasciare il giovanotto a bocca asciutta. Anche dal punto di vista sessuale la MILF non ha solitamente molto da imparare, prende la scena e la domina senza necessità di dover dimostrare ciò che può fare.
Anche se il sentimento è forte queste relazioni non sono mai semplici e le coppie di età disomogenea devono confrontarsi nel loro cammino di coppia con una serie di sfide che possono mettere a dura prova la durata dell’unione. 

Se l’ aspetto erotico e sentimentale  può essere buono (o  persino migliore di una coppia di coetanei), la progettualità, indispensabile per far durare una coppia nel tempo, è spesso carente. In particolare, le problematiche  principali sono queste.:

1)  La disapprovazione del contesto sociale: Anche se non sono più oggetto di ostracismo sociale come un tempo, queste coppie sono ancora guardate con una punta di diffidenza.
Sono soprattutto i parenti stretti a manifestare delle perplessità, quando non un aperta opposizione nei confronti della coppia. In modo particolare, sono spesso i genitori di lui ad essere malcontenti e a vedere nella donna “la maliarda che ha sedotto il ragazzino”.
Un altro aspetto delicato riguarda le rispettive amicizie : in quest’ambito la differenza di età si fa sentire e  spesso ci si trova a disagio con gli amici del partner. Ho spesso ascoltato racconti di donne fidanzati a uomini molto più giovani che si lamentavano che il loro partner in compagnia degli amici “regrediva” , rivelando  aspetti di sé  molto infantili   che non emergevano nel rapporto di coppia. Inoltre, lei capita non di rado che lei sia accolta dagli amici ( ma soprattutto dalle amiche di lui) con freddezza e  persino con un po’ di sospetto. Una sorte analoga tocca al partner più giovane che nella maggioranza dei casi si annoia e si sente fuori posto nel giro delle amicizie di lei dove viene trattato come un ragazzino. Se all’inizio tutto questa disapprovazione  può unire la coppia ( il cosiddetto “ effetto Giulietta e Romeo”) e accendere la passione, con il tempo la mancanza di amicizie comuni e di una rete sociale e parentale che funga da sostegno alla coppia nei momenti di crisi può diventare un grave problema e pregiudicare la riuscita dell’unione.


2)       Differenti fasi del ciclo di vita Un aspetto problematico delle coppie di età diversa è che i partner si trovano in fasi differenti della vita e hanno pertanto bisogni ed esigenze diverse.
Una problematica cruciale e non negoziabile  è legata alla decisione di avere dei figli.
Capita , di frequente, che la donna avverta un desiderio di maternità non più rimandabile per motivi biologici e l’ uomo non si senta pronto per diventare padre oppure non disponga  ancora della stabilità economica e professionale per fare una scelta cosi importante.
Si verifica anche il caso inverso : che lui desideri dei figli e lei non li possa più avere o ne desideri più. Purtroppo quando si frequenta un uomo molto giovane bisogna mettere in conto che nel giro di qualche anno quello che lui vuole dalla relazione potrebbe cambiare radicalmente.
Per esempio, ad un ragazzo di 25 anni potrebbe non sentire l’esigenza di paternità e potrebbe essere sincero quando dice che non vuole figli nel suo futuro ma a 35 anni potrebbe scoprirsi a desiderare una famiglia  con figli propri e che la sua fidanzata molto più grande non può più dargli.
3)    Rimpianto per la gioventù perduta Quando un uomo inizia una relazione importante con una donna più grande, rischia di bruciare le tappe per adattarsi alle esigenze  di lei.

                                

Un rapporto con un partner più adulto “obbliga”  a crescere in fretta ma con il passare del tempo e quando la passione comincia ad attenuarsi, la persona più giovane  può cominciare a rendersi conto di essersi preso  delle responsabilità  sull'onda dell'entusiasmo ma senza una vera consapevolezza di quello che comportavano. Rimpiange di non  goduto abbastanza la vita prima di impegnarsi e il rimpianto per la gioventù perduta con tutte le sue possibili occasioni può minare il rapporto di coppia alla base. Questo vissuto può essere innescato dai primi segni di invecchiamento di lei che possono creare in alcuni uomini molta  angoscia.
Purtroppo il divario di età diventa sempre più visibile con il passare degli anni ed occorre da parte dell’uomo molta maturità per accettare la situazione.


martedì 4 aprile 2017

Le prestazione sessuali e l'ansia da prestazione .. che paura!!!


Chiunque vuole fare una bella figura quando ha un rapporto sessuale. Gli uomini vorrebbero essere i più vigorosi e duraturi e le donne le più intraprendenti e fantasiose; ma se non fosse così? Se si venisse a sapere che lui ai suoi amici racconta di un rapporto noioso? O che lei parla alle sue amiche di quanto sia stato breve o poco soddisfacente?
Il pensiero e l’idea che ciò possa accadere getta tutti in un certo sconforto e questo è il motivo principale da cui può scaturire quella che viene chiamata ansia da prestazione: la paura di non riuscire ad essere all’altezza. Ma chi soffre di ansia da prestazione?
Fino a qualche tempo fa erano gli uomini coloro che maggiormente soffrivano di ansia da prestazione. L’uomo da sempre ha considerato le proprie capacità sessuali come un metro di misura indice di virilità, forza, affidabilità. L’uomo che è  un buon amante a letto è un uomo in grado di offrire sicurezza alla famiglia e di generare figli forti e sani.
Oggi però anche alle donne è richiesta una certa partecipazione tra le lenzuola, perciò l’idea che molte hanno di non avere le giuste capacità può gettarle nello sconforto e procurare loro anche un certo disagio.
Oggi sono statisticamente gli uomini adulti che temono di più di non riuscire a soddisfare una nuova compagna, ma anche ragazzi e ragazze giovani alle prime armi e adulti di entrambi i sessi che, semplicemente, non si sentono sicuri si sé, quindi l’ansia da prestazione colpisce tutti. Probabilmente anche la gran quantità di scene di sesso in qualsiasi film o serie televisiva dà l’idea che per avere un buon rapporto sessuale si debbano avere capacità o caratteristiche ben definite senza le quali nulla andrà a buon fine.
In questo modo può sorgere nelle persone quel senso di paura o disagio che certo non può migliorare le cose. La paura di non essere all’altezza, di non essere capace o di non soddisfare le aspettative, può provocare negli uomini delle disfunzioni erettili e nelle donne la tendenza ad evitare le occasioni, ad apparire distanti e disinteressate o addirittura essere così preoccupate di far bella figura da rincorrere un orgasmo che non arriva.
Ma l’ansia da prestazione è un fattore psicologico gestibile che deve essere tenuto sotto controllo affinché le proprie storie abbiano un lieto fine; l’importante e rendersi conto che si tratta principalmente di un problema di autostima e che da soli o con l’aiuto di uno psicologo è possibile liberarsene e tornare a vivere con rilassatezza e gioia il rapporto con gli altri.
Se ci si rende conto che si tende, per paura, ad evitare l’occasione di passare la notte con un/una partner che ci piace molto evidentemente è necessario prendere dei provvedimenti.
Ma vediamo insieme nell’immediato cosa possiamo fare per alleggerire l’ansia da prestazione. Inizialmente è possibile cercare di impegnarsi da soli alla risoluzione del problema, la questione infatti è solamente psicologica e con un po’ di impegno si può riuscire a vincere l’imbarazzo e l’ansia, ma se si dovesse fallire degli esperti sicuramente sono in grado di fornire il proprio aiuto. La prima cosa da fare è capire che le scene di sesso che si vedono in TV o nei film porno molto  raramente assomigliano a dei rapporti veri, la maggior parte delle volte la ricerca di una bella immagine e di una storia avvincente supera la mera rappresentazione della realtà.
Una volta capito questo è necessario, per quanto riguarda l’uomo, che vengano allontanati dalla mente tutti quei pensieri che sono la causa della difficoltà erettile: la paura di non durare abbastanza, di non avere una buona erezione, di non piacere alla partner. La donna deve invece rendersi conto che non è necessario essere le “pantere” di cui tanto si parla; in realtà infatti sono ben pochi gli uomini che vogliono la donna aggressiva e “al comando” nel rapporto sessuale, nella maggior parte dei casi l’uomo vuole essere dominante e quindi per soddisfarlo basta essere, sì partecipative, ma non certo delle mangiatrici di uomini.
Quindi possiamo ben capire che sia uomini che donne dovrebbero credere maggiormente in sé stessi e nelle proprie capacità di saper soddisfare l’altro, senza impersonare un atteggiamento o un’azione che si pensa possa essere di massimo gradimento per la/il partner : l’autostima nel sesso è fondamentale, credere in sé stessi rende più sicuri e anche più rilassati e sono proprio queste le regole base per un buon rapporto sessuale: non dubitare del proprio valore e abbandonarsi al piacere così che entrambi i partner possano vivere al meglio un momento piacevole senza il timore che l’altro racconti agli amici di un rapporto noioso o troppo breve.
Se vi rendete conto che questi piccoli consigli non riesco a sgretolare l’ansia non esitate a rivolgervi ad uno psicologo potrà aiutarvi nel breve periodo a risolvere tutto e godervi un perfetto rapporto sessuale.