mercoledì 29 luglio 2020

Ci sono anch’io! Esser fratelli in una famiglia con disabilità



La famiglia è il luogo più importante per la crescita e lo sviluppo della personalità dei ragazzi, qui si creano e sviluppano l’uso dei comportamenti sociali e l’espressione di attitudini, atteggiamenti e competenze. Cosa importantissima da prendere in considerazione quando parliamo di famiglia è la sua struttura mai statica e chiusa ma dinamica e molto complessa che influenza e di conseguenza viene influenzato da fattori esterni o interni alla stessa.
Vivere in famiglia un’esperienza di disabilità comporta una rielaborazione delle dinamiche stesse, dei ruoli e degli stati emotivi, ma soprattutto dobbiamo considerarla come terreno fertile di esperienze e di risorse che attingono alla propria quotidianità.
Quando ci occupiamo di famiglia con disabilità il più delle volte si tende a focalizzarsi sui genitori, sicuramente pilastri della struttura familiare, ma non unici protagonisti, oggi voglio infatti proporvi di soffermarci su una nuova prospettiva e a nuovi protagonisti: i fratelli e le sorelle di persone con disabilità.
Dove si collocano? Che ruolo hanno o possono avere? Quali aspettative, desideri, paure, rabbie, gioie esprimono? Ma soprattutto perché cambiare questa nostra prospettiva di osservazione della famiglia? È importante soffermarci sulla loro importanza relazionale poichè la relazione che si viene ad instaurare tra fratelli è quella significativa nella vita di ognuno di noi, è quel tipo di relazione destinata a durare tutto l’arco di vita, soprattutto a quella genitoriale.
In inglese per indicare questi fratelli e la loro relazione all’interno della famiglia si usa un unico termine, Sibling; occuparsi di loro significa riuscire a capire e ad attivare la cura parentale in modo da consentire anche a loro un adeguato sviluppo psicofisico.
Creare un contesto supportante per i Sibling è fondamentale perché farà in modo di produrre le basi perché siano in grado di affrontare le sfide e le difficoltà della vita con competenze e spirito rafforzati. I fratelli svolgono funzioni differenti nelle diverse fasi di vita: da antagonisti a sostenitori, da modelli a fonte di preoccupazione.
Ma soprattutto vengono vissuti come futuri caragivers (colo che si prendono cura) e quindi nuovi fornitori di cure una volta scomparse le figure genitoriali.
Ma cosa possono provare questi ragazzi nel loro arco di vita?
Sicuramente una delle prime sensazioni e primi vissuti emotivi riguardano il dolore o la sensazione di esser messo o passare in secondo piano rispetto alle priorità dei genitori; ritroviamo il dover essere presto responsabile, indipendentemente dall’ordine di nascita, ma troviamo anche in loro la gratificazione nel fare qualcosa che possa rendere felice il fratello più vulnerabile, la gioia che può derivare dalle sue conquiste e dalle tante risorse scoperte o ritrovate; infine si scoprono portatori di tante potenzialità emotive e psicologiche come l’altruismo, l’empatia, la maturità che emergono via via e si vanno consolidando nelle vicessitudini quotidiane.


Naturalmente la sottostruttura familiare che più può aiutare i Sibling sono i genitori, una loro caratteristica fondamentale è far sì che i Sibling possano vivere tutte queste situazioni familiari con positività; dialogo e mostrarsi sempre fiduciosi nelle capacità di questi ragazzi è fondamentale. È quindi indispensabile offrir loro l’opportunità di essere ascoltati, sostenuti e anche contenuti affinché non si sentano soli, così da prevenire traumi o disagi psicologici. 



Il più delle volte analizzando le parole di questi fratelli viene fuori che:
  • si sentono spesso ai margini delle attenzioni dei genitori;
  • oppure al contrario troppo al centro delle aspettative genitoriali che investono tantissimo su di loro;
  • fanno grande fatica ad esprimere emozioni e bisogni;
  • crescono con la responsabilità che un giorno dovranno prendersi cura del loro fratello o della loro sorella.

Aiutiamo i nostri figli quindi, nel sentrsi accolti e ascoltati, insegnando loro che la resilienza (capacità di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà) è importante e che hanno e avranno sempre uno spazio predefinito e ben definito nella nostra famiglia, sono e saranno sempre figli e fratelli.
Se doveste rendervi conto di non riuscire da soli a gestire il carico emotivo di tutto questo percorso di vita, ricordatevi sempre che avete la possibilità di rivolgervi ad uno psicologo, professionista che può aiutarvi a ritrovare e mantenere il vostro benessere psicologico sia come individui che come famiglia.