martedì 28 marzo 2017

Piccole regole per non far finire il piacere intimo della coppia

Quando il rapporto di coppia si presenta sempre lo stesso e sempre con le stesse modalità di azione si può arrivare all’appiattimento del desiderio sessuale. Non si tratta di appagamento, ma semplicemente una rottura di un equilibrio che si è andato man mano spegnendo. Ma ci sono tanti piccoli gesti che con l’andare avanti nel tempo la coppia dimentica o non ha più interesse a compiere forse intendendoli come inutili visto che sono già stati fatti anche se all’inizio del rapporto infuocavano la situazione. Tanti gesti, tra cui alcuni di questi, invece possono essere salutari per il benessere della coppia e riaccendono quel desiderio sessuale spento che spesso è causa di incomprensioni e rottura del rapporto. Ad esempio è importante fare l’amore con la luce accesa, ma lasciate che la stanza si illumini di una luce soffusa, tutto questo favorirà il contatto visivo, che crea un’intesa davvero potente, soprattutto se voi o il vostro partner siete dei “visivi”. È importante dormire nudi perché i corpi si toccano casualmente e se incontrano pelle nuda, si risveglia la voglia di coccole, preludio del desiderio sessuale; così come può essere importante lavarsi insieme poiché fa parte di un codice di intimità: si vede l’altro per com’è senza finzioni e ciò aiuta a tenere alto il desiderio. Il sesso non è solo un atto fisico, quindi parlarsi, esprimere i propri desideri o frustrazione, raccontare la propria giornata contribuisce a tenere viva l’attenzione. Che in camera da letto apre alla sfera erotica. A fine giornata chiudere telefonini e computer e dedicarsi esclusivamente al coniuge, senza continuare a stare dietro a chat ed altro. Può essere importante guardarsi un film oppure leggere insieme un libro o un racconto erotico: non stiamo parlando necessariamente di un porno o kamasutra da guardare insieme. L’erotismo si accende anche con un film in cui ci sono raffinate scene sensuali. Vi verrà voglia di sostituirvi ai protagonisti e imitare le loro azioni. Insomma, regole ben precise in realtà non ce ne sono, ma dei piccoli accorgimenti possono assolutamente aiutare a far uscire la coppia dall’appiattimento che porta a diminuire il piacere sessuale della coppia.

sabato 25 marzo 2017

Chi sono i serial lover? Breve manuale semiserio di sopravvivenza per non cadere nella rete dei serial killer di cuori


Tutte ci siamo passate, le più fortunate solo una volta, le più sfortunate un po’ di più (ma non vogliamo farci del male e restiamo vaghe). La storia è sempre la stessa: un incontro fulminante, carte false per avere il nostro numero, un paio di appuntamenti da sogno, fiori, corteggiamenti e poi puff … scompaiono nel nulla come dei veri illusionisti.

La prima reazione è naturalmente il senso di inadeguatezza e il calo vertiginoso della nostra autostima. C’è chi si domanda “avrò detto qualcosa che non va? forse quel vestito non andava bene? dovevo assecondarlo in qualcosa?”, altre invece, si abbandonano all’esclamazione “ma quanto posso essere stata imbecille a non capirlo!!!” e ordiscono atroci vendette per ricostituire la loro sicurezza. Tutto per lo stesso motivo, lui che ci ha fatto toccare il cielo con un dito, che ci ha fatto sentire l’unica donna sulla terra, all’improvviso e senza una plausibile spiegazione sparisce nel nulla (quel degenerato): niente telefonate, niente sms, niente messaggi su Facebook.

La verità è che esiste una categoria ben nutrita di uomini che pur avendo le carte in regola per fare impazzire una donna, hanno una drammatica nota comune: sono semplicemente allergici ai legami, patologicamente incapaci di stabilire rapporti seri e duraturi con l’altro sesso. Vuoi per un cattivo rapporto con la figura materna, vuoi per motivazioni psicologiche più profonde o semplicemente a causa di una recidiva ed inguaribile sindrome di Peter Pan, questi uomini non riescono o meglio non vogliono coltivare un rapporto stabile, preferendo saltellare di fiore in fiore come apine in primavera.

Povere noi che cadiamo nelle grinfie di questi Don Giovanni moderni: quante lacrime e quanti dubbi su noi e sulla nostra bellezza! Ma donne è ora di aguzzare la vista per riconoscerli al primo incontro, alla prima occhiata ed evitare così dolorose esperienze di cuore che potrebbero segnarci per sempre.

Perchè prevenire è meglio che curare! Ed è così che ho pensato ad un piccolo manuale semiserio una guida di sopravvivenza tutta al femminile, che ci trasformerà in vere Terminator pronte a riconoscere al primo incontro e rendere la vita dura anzi durissima ai più comuni serial lover, questi piccoli sadici rovina donne e autostima che vanno in giro senza museruola e guinzaglio ad azzannare a caso le loro prede senza alcuna pietà per poi lasciarle sedotte e abbandonate nel modo più veloce possibile. 



Ma ragioniamo per categorie: 
·                     quello che è sempre connesso: è colui che ha un grande passione per la tecnologia, possiede un cellulare che costa più o meno come la nostra auto. Possiede un profilo su tutti i social network del mondo, anche su quelli ancora da inventare e ha tutte le applicazioni per chattare. Si riconosce perché prima di chiedere il nostro numero di telefono ci domanderà se abbiamo WhatsApp o Skype.Dal momento drammatico in cui gli diamo il numero o il nostro profilo social/app, inizia una caccia su più fronti finalizzata a ottenere la nostra attenzione: faccine affettuose, pioggia di cuori e rose rosse, frasi dolcissime che conducono tutte a farci credere che vuole approfondire la nostra conoscenza e che lo interessiamo veramente. Comincerà a tempestarci di sms più o meno divertenti e romantici che inizieranno sempre o comunque conterranno frasi del tipo “mi sei mancata” nonostante vi siate conosciuti da appena 18 ore, “ieri sera quando ti ho visto mi è mancato il fiato da quanto stavi bene”. Insomma dispenserà caramelle a più non posso che faranno accrescere la nostra autostima, ma solo per attrarci nella sua tela. Donne, resistere sarà dura, perchè questo tipo è eccezionale nei flirt, peccato che però lo è solo a distanza: dimostra di essere romantico, di pensarla come noi, ci farà ridere, ci farà sentire belle. Insomma farà tutto quello che le donne hanno sempre sognato da un uomo. Questo essere però è da evitare al 100%, perchè nel migliore dei casi ha solo paura dei legami concreti, nella peggiore (e purtroppo frequente) delle ipotesi flirta solo online avendo già una fidanzata o peggio ancora una famiglia! Via via, scappateeeeeeee!! 
·                     L’ancorato al passato: purtroppo l’uomo appartenente a questa categoria è più subdolo perché non si palesa fin quando non lo abbiamo di fronte al ristorante al nostro primo appuntamento. E’ lì che la conoscenza si fa un po’ più personale e lui sgancia ciò che diverrà la bomba a orologeria del nostro rapporto con lui: la sua ex. Inizia dicendo che esce da una storia seria e non vuole nulla di impegnativo, peccato che poi inizia un esaltazione infinita su quanto la sua ex fosse dolce, su quanto lo facesse soffrire, su quanto vino bevesse e quale dessert preferisse. Se abbiamo il coraggio di accettare la sfida e provare a farlo innamorare rischiamo ancora di più: si sentirà spaventato dall’importanza che inizierà a darci e scapperà via. Conviene giocare d’anticipo e correr via dopo cena! 

·                     L’innamorato a singhiozzo: quest’uomo è quello che tra tutti gli incapaci emotivi si mimetizza meglio, perché all’inizio della relazione è esattamente identico nel comportamento agli uomini normali che cercano qualcuno da amare. Apre la portiera dell’auto, regala fiori ed è tutto attenzioni solo per noi, insomma un sogno. Con lui si possono passare diversi appuntamenti da manuale e un periodo di felicità delirante, finchè un bel giorno, dopo aver programmato una romantica cena a due, arriverà mezz’ora prima il fatidico sms per informarci che improvvisamente ha avuto un contrattempo e rinvia il tutto a data da destinarsi. Data che poi ovviamente non verrà mai. E cavolo! informami almeno due ore prima invece di costringermi agli estenuanti preparativi di trucco e parrucco… no? I più infimi addirittura fissano più incontri e rinviano sempre qualche minuto prima o addirittura dopo un’ora di furibonda attesa, adducendo man mano scuse sempre meno convincenti. Ma non finisce qui! Passa qualche mese noi lo abbiamo ormai metabolizzato e dimenticato e lui che fa? improvvisamente arriva e si palese con un sms pieno di gentilezza che chiede con innocenza assoluta “Quando ci vediamo?” Mai mai mai e poi mai accettare, ricomincerebbe il suo iter dopo qualche bella serata e ci ritroveremmo nella stessa situazione. Non lasciamoci incantare dalle sue giustificazioni e dalle sue promesse che non lo farà più, perchè non sarà così. Insomma, categoria assolutamente da evitare se vogliamo salvaguardare la nostra sanità mentale. 
·                     L’inguaribile romantico: è il tipico uomo uscito da un manuale di galateo romantico vecchio stampo: pieno di attenzioni, messaggini dolci, regali a sorpresa e quant’altro. E’ difficile non rimanere galvanizzate da un uomo così, che ci copre di attenzioni all’inverosimile e ci fa sentire il centro del suo mondo. Attenzione però! Se gli sguardi innamorati e le attenzioni arrivano troppo presto, nell’80% dei casi sono fuochi di paglia. In genere ciò che inizia così velocemente, altrettanto rapidamente finisce. All’inizio questa tipologia di uomo è appiccicosa all’inverosimile: dieci telefonate al giorno “solo per dirti che ti pensavo”, messaggini alle due di notte per informarci che ci sta sognando e sdolcinatezze del genere. Insomma un ciclone che entra nella nostra vita con l’entusiasmo di un bambino davanti al barattolo della nutella. Poi però passa un mesetto e improvvisamente le attenzioni svaniscono d’un botto. Se gli domandiamo cosa non va, magari ci risponde anche che lo stiamo opprimendo. Proprio come i bambini, questo tipo di uomo si appassiona velocemente alle novità con grande fervore, per poi stufarsi dopo qualche tempo. Attenzione a non cedere alle sue iniziali romanticherie, si rischia di rimanere scottate e soffrire tantissimo quando si rivela per ciò che è: un infantile che non riesce ad affezionarsi seriamente a nessuno. Scappare a gambe levate!


Quindi donne ecco come possiamo difenderci: la soluzione più giudiziosa che si può applicare per tutelarsi da un amante seriale è aprire gli occhi il più possibile accettando la realtà, e non farsi ammaliare da tutta una serie di favole con le quali questo tipo di uomo tenta di affascinare. È fondamentale credere ai fatti e non alle parole. E in bocca al lupo a noi tutte!

martedì 14 marzo 2017

Le donne e il sesso

Dopo il manuale semiserio di sopravvivenza all’incontro con i serial lover oggi voglio cimentarmi in un altro piccolo manuale di sopravvivenza per noi donne al sesso ma rivolto agli uomini.
Eh già perché cari maschietti, vorrei provare (e credetemi cercherò di essere più semplice possibile) a eliminare dalle vostre certezze (di alcuni, per carità, mica di tutti) i più radicati (e sbagliati) luoghi comuni sulla sessualità femminile. Delle vere e proprie leggende metropolitane miei cari, come quella sulla masturbazione, che sarebbe un tabù per noialtre, o i preliminari 

Ecco allora i sette luoghi comuni che vogliamo sfatare. 



Per le donne, il sesso non è importante
Beeep Sbagliato! Alle donne piace fare sesso, assolutamente si! E piace farlo tanto e bene. A volte l’ardore può scoppiare imprevisto e irrefrenabile proprio come accade a voi uomini. Solo che, difficilmente, ci sentirete dire «quello lì? me lo farei dalla mattina alla sera», a meno che non siate la sua migliore amica. È una questione di stile, di. C’è poi la questione del sesso all’interno di un rapporto di coppia. O meglio, della mancanza di sesso. Ecco, se vi sono donne (e le statistiche dicono che non sono poche) che vivono la sessualità come un obbligo, un dovere, non è per una loro presunta frigidità, ma perché qualcosa in quel rapporto si è rotto, non funziona più. E quando i rapporti si rompono, la colpa non è mai di uno solo.

Tra loro, le donne parlano di sesso meno degli uomini
Ne siete sicuri? In realtà le donne parlano spesso e a lungo di sesso, soprattutto delle loro prime volte con un nuovo partner. La differenza è che non stanno sul generico, non tergiversano, non si vantano di mirabolanti (e inesistenti) prestazioni come voi maschietti, ma passano senza difficoltà ai dettagli più piccanti. E quando vogliono possono essere molto crudeli.



Alle donne la masturbazione piace poco
Qua occorre fermarci un attimo e approfondire un po’: il termine masturbazione proviene dal latino manus (mano) e stuprare (sporcare, contaminare). È chiaro dunque perché l’atto di darsi piacere da soli sia sempre stato condannato. Anzi in realtà no, perché per le popolazioni antiche era un atto assolutamente naturale; ma ad un certo punto della storia in poi la masturbazione è diventata un tabù. Soprattutto per le donne, come al solito colpevolizzate ben più dei maschi. In sostanza, non essendo legata al tema della riproduzione ma a quello del piacere, la pratica è stata condannata in quanto colpa gravissima. Per fortuna oggi la sessualità è vissuta in modo molto più libero, anche se le donne che ammettono di masturbarsi sono ancora poche (il 45% dice di farlo regolarmente). Le altre? Beh, siamo sicure che anche loro comunque siano ben consapevoli degli effetti positivi della masturbazione. Masturbandosi si allentano le tensioni, s’impara a conoscere e ad amare il proprio corpo e di riflesso, a migliorare la sessualità.

Scarsa lubrificazione significa scarsa eccitazione
Non è detto. La secchezza vaginale sporadica può avere diverse cause. Bisogna considerare lo stress, gli sbalzi ormonali, la mancanza d’attività sessuale, le cure mediche. 

Senza preliminari una donna non è pronta al sesso
Pensate che addirittura, secondo un’indagine americana, a quasi una donna su due non piace il cunnilingus. Chi l’avrebbe mai detto? Ecco, maschietti, irate un sospiro di sollievo e tranquillizzatevi. Non esiste l’obbligo di preliminari. Se ne può fare anche a meno. Ma sappiate comunque che dal punto di vista fisiologico le donne possono comunque avere bisogno di tempi un po’ più lunghi per raggiungere una vasocongestione e una certa lubrificazione. I preliminari, in questo caso, servono come riscaldamento, ma cosa più importante, per creare una maggiore vicinanza con il partner. Quindi non dimenticateli ma creatine sempre di nuovi.

Per una donna, niente amore = niente sesso!
Certo, fare l’amore con la persona che si ama è il massimo. Ma le donne ormai hanno imparato (dagli uomini, per una volta) ad accontentarsi. E sanno benissimo come tenere separate le emozioni dal sesso, senza per questo sentirsi in colpa. D’altronde, la mancanza d’amore mica implica la mancanza di attrazione fisica. 

La chiave del piacere al femminile risiede nelle dimensioni.
Esatto. Le dimensioni contano. E molto. Ma solo per gli uomini, che pare passino il loro tempo a misurarselo (per controllare se nel frattempo è aumentato! Illusi!!!). Ebbene, cari maschietti, mettetevelo in testa: l’organo principale del piacere femminile è il clitoride. E per stimolare il clitoride non serve un arnese grande così (per usare parole vostre): servono le mani, la bocca e anche il pene, ma un pene più grande non offre alcun vantaggio speciale. Non solo: la profondità della vagina non è infinita, ma di 8 centimetri in riposo e di 12 cm in stato di eccitazione. E il punto G non si nasconde là in fondo, da qualche parte. Invece di concentrarvi sul vostro compagnuccio di avventure erotiche, concentratevi su di noi! Godremo di più noi e godrete di più voi!!

Bene il mio piccolo manuale di sopravvivenza si ferma qui con gli uomini (non arrabbiatevi in fondo lo sapete anche voi) è meglio non esagerare con le informazioni. Buon lavoro maschietti!



giovedì 2 marzo 2017

Ho trovato il mio uomo che naviga nei siti porno! ... che faccio?



L’offerta data dai siti erotici e pornografici proposta da internet è ormai pressoché illimitata e incontrollabile; esistono materiali per tutti i gusti e per tutte le età, che sono fruibili 24 ore su 24 e praticamente da qualsiasi supporto tecnologico.
Quando la donna scopre che il proprio partner naviga su siti porno il primo sentimento che esplode in lei è quello di sentirsi tradita, e quindi reagire con rabbia, svalutazione di sé, biasimo per l’altro.
Partiamo dal fatto che oggi abbiamo una disponibilità di materiale pornografico così ampia e facile da raggiungere che ha cambiato molto le abitudini individuali in questo frangente. È tuttavia fondamentale distinguere:

· l’utilizzatore (più o meno abituale) della pornografia, che però non ne è dipendente,

· quello compulsivo, che invece non può fare a meno di navigare su determinati siti per sostentare le proprie pulsioni sessuali.


Noi qui ci riferiamo alla prima tipologia di fruitore del porno, quello che secondo una recente ricerca (di Chiara Simonelli – psico-sessuologa dell’Università Sapienza di Roma – e Marta Giuliani – Istituto di Sessuologia Clinica di Roma -) trascorre mediamente 2 ore alla settimana dedicandosi dalle cosiddette online sexual activities. In questi casi non tutto il tempo che viene trascorso guardando siti pornografici viene dedicato ad attività autoerotiche; bisogna infatti considerare un’importante funzione per l’eccitazione del maschio che è la stimolazione visiva: l’arricchimento dell’immaginario erotico.

Inoltre, è necessario sottolineare come mediamente per il maschio – molto più che per la femmina – la sfera sessuale rappresenti una possibile modalità di affrontare un momento difficile, scaricando tensioni nate altrove, cercando soddisfazioni che hanno origine diversa da quella sessuale, o alleviando frustrazioni che nulla hanno a che fare con questa sfera.
Dall’altro occorre sottolineare i sentimenti della donna che come dicevamo sopra partono dal sentirsi tradita, fino ad arrivare a pensare: “È forse perché io non gli piaccio? Perché non riesco a soddisfarlo? È colpa mia?”



Quindi, una donna che si accorga che il proprio partner frequenta siti pornografici come può comportarsi?

Sicuramente è importante non aggredire l’altro, non accusarlo di chissà quali misfatti e nemmeno metterlo alle strette chiedendogli magari di scegliere tra la vita di coppia e la navigazione (quasi come se si trattasse di un tradimento vero e proprio).
In situazioni simili, nella maggior parte dei casi consiglio di affrontare la questione, cercando una via di comunicazione assolutamente leale, poco giudicata e tranquilla, in cui poter esprimere i propri sentimenti senza ferire l’altro, ma con la fermezza di chi ha necessità di essere ascoltata. La complicità all’interno della coppia è una dimensione che può essere continuamente negoziata e ampliata, e non dobbiamo sottovalutare il fatto che affrontare determinati argomenti con sufficiente serenità è assolutamente un ottimo espediente per rendere la sessualità di coppia sempre più appagante, arricchire le proprie curiosità e affrontare insieme eventuali nuovi stimoli.