giovedì 2 marzo 2017

Ho trovato il mio uomo che naviga nei siti porno! ... che faccio?



L’offerta data dai siti erotici e pornografici proposta da internet è ormai pressoché illimitata e incontrollabile; esistono materiali per tutti i gusti e per tutte le età, che sono fruibili 24 ore su 24 e praticamente da qualsiasi supporto tecnologico.
Quando la donna scopre che il proprio partner naviga su siti porno il primo sentimento che esplode in lei è quello di sentirsi tradita, e quindi reagire con rabbia, svalutazione di sé, biasimo per l’altro.
Partiamo dal fatto che oggi abbiamo una disponibilità di materiale pornografico così ampia e facile da raggiungere che ha cambiato molto le abitudini individuali in questo frangente. È tuttavia fondamentale distinguere:

· l’utilizzatore (più o meno abituale) della pornografia, che però non ne è dipendente,

· quello compulsivo, che invece non può fare a meno di navigare su determinati siti per sostentare le proprie pulsioni sessuali.


Noi qui ci riferiamo alla prima tipologia di fruitore del porno, quello che secondo una recente ricerca (di Chiara Simonelli – psico-sessuologa dell’Università Sapienza di Roma – e Marta Giuliani – Istituto di Sessuologia Clinica di Roma -) trascorre mediamente 2 ore alla settimana dedicandosi dalle cosiddette online sexual activities. In questi casi non tutto il tempo che viene trascorso guardando siti pornografici viene dedicato ad attività autoerotiche; bisogna infatti considerare un’importante funzione per l’eccitazione del maschio che è la stimolazione visiva: l’arricchimento dell’immaginario erotico.

Inoltre, è necessario sottolineare come mediamente per il maschio – molto più che per la femmina – la sfera sessuale rappresenti una possibile modalità di affrontare un momento difficile, scaricando tensioni nate altrove, cercando soddisfazioni che hanno origine diversa da quella sessuale, o alleviando frustrazioni che nulla hanno a che fare con questa sfera.
Dall’altro occorre sottolineare i sentimenti della donna che come dicevamo sopra partono dal sentirsi tradita, fino ad arrivare a pensare: “È forse perché io non gli piaccio? Perché non riesco a soddisfarlo? È colpa mia?”



Quindi, una donna che si accorga che il proprio partner frequenta siti pornografici come può comportarsi?

Sicuramente è importante non aggredire l’altro, non accusarlo di chissà quali misfatti e nemmeno metterlo alle strette chiedendogli magari di scegliere tra la vita di coppia e la navigazione (quasi come se si trattasse di un tradimento vero e proprio).
In situazioni simili, nella maggior parte dei casi consiglio di affrontare la questione, cercando una via di comunicazione assolutamente leale, poco giudicata e tranquilla, in cui poter esprimere i propri sentimenti senza ferire l’altro, ma con la fermezza di chi ha necessità di essere ascoltata. La complicità all’interno della coppia è una dimensione che può essere continuamente negoziata e ampliata, e non dobbiamo sottovalutare il fatto che affrontare determinati argomenti con sufficiente serenità è assolutamente un ottimo espediente per rendere la sessualità di coppia sempre più appagante, arricchire le proprie curiosità e affrontare insieme eventuali nuovi stimoli.

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