Chi possiede un perchè può resistere a qualunque come (F. W. Nietzsche)
venerdì 26 agosto 2016
venerdì 19 agosto 2016
il cybersesso...cos'è?
Il sesso e la sessualità sono tra gli
aspetti della vita quotidiana che, a seguito della diffusione di Internet,
stanno subendo i cambiamenti più radicali. Il sesso è l’ambito più
frequentemente ricercato in rete e il cybersesso una delle attività più comuni.
La maggior parte degli internauti lo utilizza a scopo ricreativo, ma per una
porzione significativa di essi, sembra essere l’espressione di un disturbo da
dipendenza sessuale, che attraverso Internet trova un nuovo sfogo e una rapida
progressione – spesso con la conseguente alterazione dei pattern di
eccitazione. Una serie di ricerche stima che da 80.000 a 100.000 persone
praticano oggi, in Italia, attività sessuali tecnomediate – sesso online,
cybersesso, sesso virtuale, come modalità esclusiva di esperienza sessuale.
Il sesso tramite la rete è largamente e
immediatamente accessibile, economico – se non gratuito, disponibile nella
privacy della propria casa, consumato nell’anonimato e senza il rischio di
contrarre malattie sessualmente trasmissibili. L’interattività contribuisce a
creare un’apparente relazione, a fantasticare su un oggetto erotico, un partner
virtuale, sia che questo si trovi in chat, sia che si tratti di un/a giovane
davanti a una webcam, sia che si tratti, ancora, di un vero e proprio sito a
luci rosse che consente di sentirsi, comunque, non del tutto passivi rispetto
all’esperienza.
Nonostante la maggior parte dei
dipendenti cybersessuali dichiari di non avere gravi danni nella propria vita,
le conseguenze negative dei comportamenti sessuali online vissuti in maniera
dipendente si ritrovano, solitamente, all’interno della relazione di coppia e/o
con i figli: il tempo reale speso in attività sessuali con il partner è,
infatti, normalmente diminuito; il desiderio sessuale verso il partner talvolta
esaurito; e, in generale, un’enorme quantità di tempo viene sottratta ad ambiti
precedentemente considerati importanti quali lavoro, partner e famiglia.
Secondo dati emersi di recente, questa
dipendenza riguarda in Italia prevalentemente i maschi eterosessuali, dai 33 ai
55 anni, sposati nel 60% dei casi e separati nel 13%, capaci di passare da 11 a
35 ore settimanali davanti al computer, spesso in orario lavorativo. Per capire
come si è arrivati alla diffusione di questo fenomeno bisogna ripercorrere,
brevemente, come l’incremento esponenziale dell’uso di internet abbia
modificato la pornografia e la prostituzione. Il settore hard, da evento
pubblico nei cinema a luci rosse, è diventato gradualmente un fenomeno privato
con l’avvento del vhs, del dvd e infine di internet.
In Italia ci sono 35.000 siti
pornografici per adulti; il 72% dei “porn users” è uomo ed il 28% donne.
Siti come youporn rappresentano
l’evoluzione della filosofia dei pornoconsumatori, che producono e
condividono gratuitamente le proprie prestazioni sessuali.
L’anonimato del web consente di osare, mostrandosi come più prestanti e più sicuri di ciò che si è; l’uso seduttivo e narcisistico del corpo porta a una facile soddisfazione dell’autostima, all’esercizio di una libertà e di un controllo maggiore di quello che è possibile esercitare nella vita reale; il piacere, vissuto in modo così dissociato e onnipotente, esime da qualsiasi conseguenza sul piano sociale e relazionale.
Ma quali sono i sintomi di una persona dipendente da sesso virtuale?
L’anonimato del web consente di osare, mostrandosi come più prestanti e più sicuri di ciò che si è; l’uso seduttivo e narcisistico del corpo porta a una facile soddisfazione dell’autostima, all’esercizio di una libertà e di un controllo maggiore di quello che è possibile esercitare nella vita reale; il piacere, vissuto in modo così dissociato e onnipotente, esime da qualsiasi conseguenza sul piano sociale e relazionale.
Ma quali sono i sintomi di una persona dipendente da sesso virtuale?
·
Navigazione prolungata alla ricerca di materiale pornografico o contatti
sessuali;
·
Aspettative di gratificazione sessuale legate alle connessioni successive;
·
Masturbazione compulsiva prolungata di fronte alle immagini erotiche;
·
Eiaculazione finale (uomini) / orgasmo (donne) vissuto come scarica
liberatoria. Spesso è l’unica possibilità per interrompere la connessione;
·
Senso di vergogna e senso di colpa;
·
Calo del desiderio sessuale verso il partner, calo del desiderio per il
sesso reale;
·
Disfunzione erettile
·
La componente emotivo-affettiva della sessualità si riduce, o viene
eliminata;
·
Ansia, nervosismo, agitazione, sbalzi d’umore quando non si riesce ad
accedere ad internet per scopi sessuali;
·
Tentativi fallimentari di controllare, limitare e sospendere
l’utilizzo della pornografica o del sesso virtuale;
·
Continuare con il consumo di materiale pornografico e sesso virtuale,
nonostante le serie conseguenze a livello familiare, sociale, lavorativo ed
economico.
Spesso si tendono a sottovalutare le dipendenze virtuali, che invece creano
effetti disastrosi sul sistema psichico e nella vita sociale della persona
dipendente. Attraverso un percorso di tipo terapeutico è possibile scardinare i
meccanismi compulsivi che stanno alla base dei comportamenti di dipendenza, per
riappropriarsi della propria vita sociale e relazionale e liberarsi dalla
dipendenza.
mercoledì 10 agosto 2016
Come funziona l'orgasmo
I primi studiosi che hanno compiuto uno
studio sistematico sulla fisiologia della risposta sessuale sono stati Williams
H. Masters (ginecologo) e Virginia E. Johnson (psicologa) nella Washington
University School of Medicine a partire dal 1954. Le loro ricerche hanno aperto
l’orizzonte anche verso la classificazione precisa dei disturbi della sessualità.
Con una sperimentazione su migliaia di
soggetti sani e con disfunzioni, singoli e in coppia, i due ricercatori
americani hanno potuto definire le fasi della risposta sessuale .
Il desiderio sessuale è una fase
fondamentale nel rapporto. Perché questa fase sia attiva, il cervello deve
produrre in quantità un neurotrasmettitore, la dopamina , che
sollecita il desiderio e si deve rallentare la produzione della sostanza che lo
inibisce: la serotonina . Occorre per questo uscire
dall’anestesia emotiva, tanto che si ha anche una riduzione della produzione di
endorfine da parte dell’ipotalamo. Contemporaneamente aumenta la produzione di
una molecola che regola il sistema ormonale riproduttivo: il GnRH .
Perché tutto ciò si svolga adeguatamente è necessario che il cervello
emozionale, chiamato sistema limbico, abbia dato il “via libera” di fronte ad
un’emozione con connotazione erotica .
L'insieme dei fenomeni fisici e psichici
che avvengono nel corpo umano in seguito ad uno stimolo erotico viene definito
"ciclo di risposta sessuale" e comprende 4 fasi:
·
eccitamento
·
plateau
·
orgasmo
·
risoluzione
Naturalmente l'intensità e la durata di
queste fasi varia molto da un soggetto all'altro, perché esiste
un'importante componente psicologica che accompagna, stimola o
addirittura deprime e inibisce una buona risposta sessuale, soprattutto nella
fase dell'orgasmo. Oggi si pensa che la proporzione ottimale fra mente e corpo
sia del 50%, perciò è importante sapersi abbandonare all'istinto e alle
sensazioni, imparare a rilassarsi, diminuendo il livello di ansia e le
inibizioni. Questo buon approccio psicologico permette il realizzarsi della
fisicità del rapporto a partire dalla prima fase cioè l'eccitamento ,
costituito da una serie di stimoli erotici sia fisici (carezze, stimolazione
genitale) sia sensoriali (odore della pelle e delle secrezioni, fantasie
erotiche). Se la tensione sessuale persiste si raggiunge la fase statica:
il plateau costituito dal perdurare dell'eccitazione fisica fino al
raggiungimento della terza fase che è l'orgasmo, la cui intensità è
condizionata sia dall'efficacia degli stimoli precedenti, sia dalle motivazioni
e dalla disponibilità psicologica del soggetto. L'orgasmo si manifesta con un
acme di piacere intenso e involontario nel quale si riversano tensioni
fisico-psichiche del soggetto avvertite nella donna a livello di vagina,
clitoride ed utero e nell'uomo a livello di pene, prostata e vescichette
seminali. Nel maschio questa fase è sempre molto intensa e stabile, mentre
nella donna è più variabile e si possono avere schemi di risposta diversi : in
uno l'orgasmo si manifesta come un acme evidente sulla fase di plateau,
talvolta invece l'acme è molto debole e con caratteristica ondulatoria, altre
volte viene raggiunto per mezzo di un rapido e progressivo incremento della
tensione sessuale. La fase di risoluzione vede una progressiva
diminuzione della tensione sessuale che si manifesta con profonde differenze
fra i due sessi. Nell'uomo si ha un fisiologico "periodo refrattario"
la cui durata è estremamente soggettiva e variabile: in genere è più breve nei
giovani. Tale periodo è caratterizzato da una fase di detumescenza rapida con
condizioni inferiori alla norma d'eccitabilità. La donna, quando si trova in
questa fase, se riceve un'adeguata stimolazione, può ricominciare il ciclo e
avere successivi orgasmi distinti fra loro provando ondate di piacere nel corso
dello stesso rapporto sessuale.
La ripartizione in quattro fasi a cui,
solo negli ultimi trent’anni, e' stata aggiunta una quinta fase: la
SODDISFAZIONE (aspetto fondamentale dell’atto amoroso), e' un espediente
didattico utile alla semplificazione ed alla descrizione dei fenomeni che si
verificano in ogni fase. In realtà il ciclo della risposta sessuale è
un processo continuo e riunito in un tutto omogeneo. Tutte le fasi, in
particolare le fasi I e II, hanno durata variabile da persona a persona e non
hanno qualità specifiche e costanti, neppure per la stessa persona nei suoi
diversi rapporti sessuali.
Per un’adeguata comprensione dei differenti cicli di risposta sessuale, bisogna tenere presente che l’energia sessuale interessa tutto l’organismo, anche se i suoi fenomeni risultano più vistosi nelle zone erogene. La tensione sessuale tende a produrre principalmente due eventi fisiologici generalizzati:
• una diffusa vasodilatazione e
congestione, sia superficiale che profonda
• un aumento generalizzato della tensione muscolare.
• un aumento generalizzato della tensione muscolare.
Ma vediamo da più vicino le differenze
tra donna e uomo in questo percorso verso il piacere.
Fase eccitamento:
UOMO
Erezione del pene
Ingrossamento della pelle dello scroto
Ingrossamento dei testicoli
Eventuale erezione dei capezzoli
Aumento del battito cardiaco
DONNA
Lubrificazione vaginale
Erezione del glande e del clitoride
Ingrossamento e separazione delle grandi
e piccole labbra
Innalzamento dell’utero
Modificazioni delle pareti vaginali
Ingrossamento del seno
Erezione dei capezzoli
Aumento del battito cardiaco
Fase di plateau:
UOMO
Il pene si dilata per l’afflusso di
sangue fino ai suoi massimi livelli assumendo un colore rosso più scuro
I testicoli si innalzano e aderiscono al
perineo
DONNA
La terza parte più esterna della parete
vaginale si ingrossa
L’utero si ingrossa
Il corpo del clitoride si rimpiccolisce
e il glande si alza
Fase dell’orgasmo:
UOMO
Chiusura dello sfintere della vescica
urinaria
Contrazioni ritmiche dei condotti
seminali, dell’uretra e della prostata che portano all’eiaculazione di sperma
ad intervalli regolari
DONNA
Aumento di tensione
Contrazioni della terza parte esterna
della vagina
Contrazioni della muscolatura perineale
Contrazioni dell’utero
Fase della risoluzione:
UOMO
periodo di assenza di risposte a stimoli
sessuali cioè, dopo l’orgasmo, il maschio è insensibile a qualsiasi tipo di
stimolazione
DONNA
Anche alcune donne vivono questa fase
refrattaria dopo l’orgasmo, anche se, per la maggior parte di loro è possibile
ritornare alla fase del plateau sessuale in un tempo brevissimo e, se
adeguatamente stimolata, può raggiungere subito un altro orgasmo
Impariamo a conoscerci e a conoscere meglio l’altro per godere di tutte le
sfaccettature che può offrirci un rapporto.
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