La
gravidanza e in particolar modo la prima
gravidanza porta con sé una rivoluzione sia nel corpo della donna sia in tutto
ciò che ruota intorno a lei, dal rapporto di coppia a quello con la famiglia d’origine,
dal rapporto con il suo corpo e tutto ciò che la sua psicologia muove dentro di
sé.
In
particolar modo in psicologia “l’evento” gravidanza è osservato con occhio
particolare per tutto ciò che porta con sé, in quanto dà inizio ad una crisi. Non
una crisi che sfocia sempre e comunque in qualcosa di negativo, ma è un
percorso di cambiamento, nuove scoperte e nuove visioni della vita.
Il
grande cambiamento sta quindi nell’assetto psicologico della madre, Stern
la chiama “Costellazione materna”.
Dopo la fecondazione ogni donna, in modo conscio o inconscio, inizia a porsi tante
domande come se sarà in grado di metterlo a mondo questo fino, se sarò capace
di crescerlo, se saprà amarlo nel modo giusto, si inizia quindi a pensare per
due. La donna diventa madre.
Si
inizia così a creare un’immagine di questo bambino, un’immagine tutta mentale
di come sarà, che personalità avrà e addirittura cosa farà da grande, cosa diventerà.
La madre vive così una sorta di gestazione mentale, un lavoro psichico tramite
il quale prepara la profonda trasformazione della propria identità che influirà
sulla sua vita di coppia, sui rapporti con la famiglia di origine, sulla vita
professionale e sociale e sul senso che lei stessa ha di sé. A seconda delle
sua personalità, del suo modo di essere e della sua esperienza di vita queste
rappresentazioni saranno più o meno vaghe o precise.
Possiamo
dire, molto schematicamente, che l'immaginazione della madre oscilla tra due rappresentazioni
mentali. Da una parte, infatti, troviamo il bebè "desiderato", un
bambino, con tutte le caratteristiche che si possono immaginare: bello, forte,
sportivo, affascinante, allegro, vivace, intelligente, dolce, simpatico, un bambino
vincente. Dall'altra parte, invece, troviamo il bebè "temuto" in cui sono
racchiusi alcuni schemi classici, ma anche tutta una serie di elementi
personali : la paura che abbia qualche malformazione, che sia debole, brutto,
che magari da grande diventerà violento.
Naturalmente
tutte queste paure non sono presenti nello stesso tempo e con la stessa
intensità nella testa di ogni madre: ce ne sarà qualcuna che predominerà sulle
altre o si potranno succedere in questo gioco per tutta la gestazione a seconda
dei libri letti, dei film visti, dei discorsi fatti.
In
questa fase la donna elabora la propria immagine del futuro bebè, di se stessa
come futura. Man mano che i mesi passano questi pensieri si fanno sempre più
invasivi nella mente della madre fino all’arrivo al mondo del neonato, ora il
bambino reale incontrerà il bambino immaginato.
La
costellazione materna quindi, ci aiuta a sottolineare come sia importante la
condizione emotiva di chi si appresta a diventare madre che è caratterizzata da
un’estrema sensibilità e ricettività che da un certo punto di vista permette
che la madre inizi a creare uno stretto rapporto con il proprio bambino ma
nello stesso momento diventa ipersensibile riguardo a tutto ciò che la
circonda.
Tutto
questo meccanismo, quindi, come abbiamo potuto osservare, non avrà fine con la
nascita del bambino, ma accompagnerà il rapporto madre-bambino per tutta la
loro vita, in uno scambio equo di aspettative e realtà.
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