martedì 28 febbraio 2017

Gli adolescenti e il sesso


Durante l’adolescenza i ragazzi iniziano a mostrare un interesse spiccato per il sesso e la sessualità, ed è naturale che sia così, ma purtroppo la maggior parte degli adolescenti si avventura in questo territorio sconosciuto senza premunirsi di una mappa attendibile, alla maniera di un esploratore in viaggio senza la sua bussola o le informazioni necessarie per la scoperta del luogo che vuol conoscere.

Questo è dovuta principalmente al conflitto generazionale, che porta i ragazzi a evitare il dialogo con i genitori e gli insegnanti e ad ascoltare invece le chiacchiere degli amici e i valori di riferimento trasmessi dai mass media e internet. Le nuove tecnologie come smartphone, internet, le chat e i social network, hanno mutato radicalmente l’approccio degli adolescenti alla sessualità. Oggi si è diffuso ad esempio il sexting, ovvero l’invio tramite messaggi di foto e filmati a sfondo erotico. Se in passato si parlava del rapporto sessuale come l’esperienza più innovativa e peculiare di quest’età, oggi si aggiunge una sessualità più virtuale,che comporta nuovi rischi per i giovani e, di conseguenza, nuove sfide educative per i genitori. Gli adolescenti di oggi appaiono più precoci, ipersessualizzati e disinibiti rispetto alle generazioni precedenti. Per questo è importante monitorare le loro condotte sessuali al fine di evitare che il sesso assuma delle funzioni pericolose.

Anche perchè tutto questo comporta dei grossissimi rischi per la salute dei nostri adolescenti sia in termini di gravidanze indesiderate, malattie sessualmente trasmissibili, nonché dei rischi connessi a una frequentazione impropria della rete: soprattutto per l’impatto con materiale pornografico e con la pedofilia.


Anche se durante l’adolescenza comunicare con il proprio figlio può sembrare un’impresa impossibile, occorre che il genitore apra un dialogo sull'argomento. Il permissivismo sessuale dilagante tra i giovani andrebbe contenuto fornendo poche semplici regole sessuali: rispetto, attenzione e protezione.


Questo perché all'età di 14 o 15 anni l’interesse sessuale è fermo alla parte meccanica e anatomica, alle sensazioni più immediate, alle conseguenze nel breve termine. Sta al genitore elevare il discorso alle emozioni e alla ricchezza dei sentimenti che precedono e conseguono al rapporto sessuale: la stima, il rispetto, l’amicizia, la dedizione, l’amore, la nostalgia, il rammarico, la vergogna, la responsabilità, la complicità, mostrando come questi ingredienti siano tutti indispensabili per una relazione. Non dimentichiamoci però che all'educazione emotiva occorre unire l’educazione alla contraccezione e la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. Difficile oggi il ruolo del genitore, a cui vengono richiesti sempre più impegno, dedizione e supervisione. Mai abbassare la guardia, altrimenti si può veicolare l’insidioso messaggio che tutto sia lecito. E a farne le spese sono soprattutto i giovani, che rimangono soli e sprovveduti in un mare di emozioni difficilmente decifrabili, intrappolati in situazioni che possono diventare molto più grandi di loro.

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