Sempre più spesso nel mio lavoro di
terapia e sostegno alla persona mi occupo di rapporti affettivi in crisi,partner
che non riescono più a comunicare e si accusano a vicenda di tradimenti,di poca
attenzione … La frase che spesso sento è “ non so come abbia fatto a
innamorarmi di lui/lei,prima era … adesso invece è cambiato/a …
La lista delle lamentele e delle cose che
non vanno è lunga :non è più affettuoso,pensa solo al lavoro,alla casa, lei ha
sempre il mal di testa o è stanca (. Ecco perché oggi vi voglio parlare di come
scegliamo il nostro partner,del perchè ci innamoriamo proprio di
lui/lei. Goethe chiamava "affinità elettive" quella sottile
affinità chimica, che ci attira verso quella specifica persona. Perchè
proviamo una irresistibile attrazione proprio per quella persona?
Non è un caso secondo studi fatti ormai
da anni. Dentro di noi,nel nostro profondo siamo attratti da alcuni aspetti
dell'altra persona che ci ricordano alcuni tratti positivi e negativi (che sono
i più importanti nella scelta) dei nostri genitori o delle persone che si sono
prese cura di noi da piccoli. La domanda è : perchè mai ci si dovrebbe
innamorare di una persona che assomiglia ai genitori con cui avevamo dei
problemi da bambini? Perchè speriamo che quella persona ci aiuterà a
guarire le ferite del passato,che ci darà quello che i genitori non sono stati
capaci di darci.
Nel replicare questi tratti negativi
nella nostra scelta del partner, la nostra mente inconscia sta tentando di
ricreare le condizioni dell’infanzia per correggerle; di ritornare cioè sulla
scena per chiarire le questioni irrisolte del passato. Il tipo di partner che
possiede le caratteristiche negative che ci hanno ferito nella nostra infanzia,
è il partner ideale che ci offre, al momento, un'opportunità perfetta per
chiarire le nostre questioni irrisolte. Ognuno di noi è portato a ripetere i
modelli che ha avuto nel passato perchè sono quelli che conosce meglio,i primi
che ha avuto.
Questi modelli sono rimasti come una
foto nella nostra psiche. Dentro di noi c’e energeticamente la foto del partner
ideale e quella foto ci guida nella scelta senza che ce ne accorgiamo. Si è
composta come un puzzle nel corso dell'infanzia e dell'adolescenza : il
tono della voce di nostra madre, lo stile particolare di un parente,il sorriso
della maestra ecc Tutti questi pezzi che abbiamo messo in memoria sono
accompagnati da emozioni positive. Quando incontriamo qualcuno più sono gli
elementi simili che ha quella persona con la nostra immagine interna più è
probabile che ci innamoriamo.
Quindi la scelta del partner non è
casuale. Oltre alla nostra foto interna ci sono però altri elementi che influiscono.
Siamo esseri complessi. Ognuno di noi è cresciuto in un contesto sociale con
delle regole, dei principi morali,religiosi …. che abbiamo messo in memoria,
interiorizzato con l’educazione familiare,scolastica e della comunità in cui
siamo cresciuti. Queste regole ci hanno insegnato come comportarci ,cosa
aspettarci,cosa è giusto o sbagliato, ciò che è bene o male,come comunicare e
quali ‘giochi’ mettere in atto quando entriamo in relazione con gli altri.
In psicologia si parla
della influenza del mito familiare. Ogni famiglia trasmette un proprio
mito che influenza più o meno a secondo della propria capacità di
differenziarsi cioè di accettare più o meno questo mito rispetto a chi noi
siamo veramente come esseri unici. La scelta del partner è il mezzo principale
di trasmissione del mito familiare. La scelta del partner non comprende solo
due persone ma un triangolo IO - TU - GLI ALTRI. Chi sono gli altri? tutti
quelli che hanno influenzato la nostra crescita.
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